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Il mondo delle etichette discografiche è spesso un labirinto difficile da percorrere per gli artisti emergenti. È pieno di termini complicati, accordi opachi e informazioni scarse. Questa mancanza di trasparenza può lasciare gli artisti inesperti confusi e alla ricerca disperata di orientamento. Ed è proprio da questa realtà che nasce l’idea per questo articolo (e anche un po’ l’ispirazione di un progetto come ContentShake): fornire informazioni chiare e pratiche per aiutare gli artisti emergenti a comprendere e a navigare nel mondo delle etichette discografiche.

Mentre la passione e il talento possono portare qualche risultato temporaneo agli artisti emergenti, comprendere l’industria che sta dietro può essere cruciale per il successo a lungo termine. Con una guida appropriata e una comprensione delle dinamiche dell’industria musicale, gli artisti possono fare scelte più informate e strategiche per promuovere la propria musica, costruire una carriera solida e, soprattutto, evitare fregature.

In questo articolo, esploreremo i diversi aspetti delle etichette discografiche, offrendo consigli pratici e informazioni cruciali che possono aiutare gli artisti emergenti a muoversi con fiducia e determinazione nel mondo della musica. Dalla comprensione dei contratti alle differenze tra le major e le etichette indipendenti, cercheremo di fornire agli artisti come te le conoscenze necessarie per muoversi nel modo giusto (secondo me) all’interno dell’industria discografica di oggi.

Cos’è veramente un’etichetta discografica?

Rispetto a ciò che potresti pensare, un’etichetta discografica è molto più di una semplice casa di produzione. È il punto di incontro tra gli artisti e il mondo esterno, svolgendo un ruolo cruciale nel produrre e promuovere la musica.

Queste entità sono il ponte che collega gli artisti emergenti al vasto panorama dell’industria musicale, offrendo loro supporto finanziario, risorse di produzione e canali di distribuzione.

Inoltre, le etichette discografiche stabiliscono relazioni con altri attori chiave dell’industria, come i distributori, i promoter e gli agenti, per garantire che la musica degli artisti raggiunga il più ampio pubblico possibile.

In questo intricato ecosistema, le etichette discografiche fungono da facilitatori, creando opportunità e collegamenti che consentono agli artisti di trasformare le loro aspirazioni musicali in realtà tangibile.

Ora, non ci resta che capire quali sono le funzioni di un’etichetta discografica.

La funzione principale di un’etichetta: quella finanziaria

Se sei un artista emergente, le etichette discografiche sono il tuo faro nella notte, soprattutto quando si tratta di affrontare le spese legate alla produzione e alla promozione della tua musica.

Ultimamente si è sparsa l’idea che, per produrre un buon album, bastino:

  • un microfono;
  • un portatile (rigorosamente della Apple);
  • una stanza insonorizzata;
  • un nome d’arte figo.

Sono certo (al 99,99%) di poter dire che non è così facile. Ma proprio per niente.

Grazie al supporto finanziario offerto dalle etichette discografiche, puoi liberare la tua creatività senza dover preoccuparti dei costi proibitivi che una produzione di alto livello comporta. Questo sostegno ti consente di concentrarti pienamente sulla tua musica, senza essere distratto dalle preoccupazioni finanziarie che possono frenare il tuo talento.

Tuttavia, è cruciale per te, come artista, comprendere al meglio gli aspetti finanziari dell’accordo con l’etichetta. Devi assicurarti di ottenere una giusta remunerazione per il tuo lavoro e di mantenere un certo grado di controllo creativo sulla tua musica.

Trovare l’equilibrio tra il supporto finanziario e la tua libertà artistica è fondamentale per il successo della tua carriera e per costruire una relazione solida e duratura con la tua etichetta discografica di fiducia.

Le royalties e la generazione di reddito

Se vuoi davvero far decollare la tua carriera musicale, devi sapere cosa sono le royalties.

Ma cosa sono esattamente? Immagina di aver messo tutto te stesso in un brano, lo hai registrato, lo hai messo online e… boom, la tua musica inizia a suonare ovunque.

Bene, ogni volta che qualcuno ascolta o acquista quel brano, tu guadagni una piccola fetta di denaro, chiamata royalties. Col tempo e le giuste mosse, questa fetta può diventare piuttosto sostanziosa, quindi non sottovalutarla mai, soprattutto quando ti trovi a dividerle con un’etichetta discografica.

Assicurati di leggere e capire bene il contratto sulle royalties con la tua etichetta, in modo da ottenere la tua giusta parte di guadagni per il tuo lavoro musicale, fatto di sudore, notti insonni e vicini inca**ati.

Due tipologie di etichette: major e indipendenti

Prima di metterti al lavoro per farti notare, è fondamentale comprendere le diverse opzioni disponibili e valutare quale possa essere la scelta migliore per la tua carriera musicale. Ogni tipologia di etichetta discografica presenta vantaggi e sfide uniche, capire le differenze tra di loro può aiutarti a prendere una decisione informata che sia in linea con i tuoi obiettivi e la tua visione artistica.

Per fare questo, dobbiamo differenziare le due tipologie principali di etichette discografiche:

  • Major
  • Etichette indipendenti

Le major, come Sony, Universal e Warner, sono giganti dell’industria con risorse finanziarie a volontà e una portata globale. Se firmi con una major, potresti ottenere una visibilità incredibile e un supporto finanziario di un certo livello.

C’è un “ma”.

Le major tendono a operare con regole ferree e potresti ritrovarti a sacrificare parte del tuo controllo creativo in cambio di opportunità di successo commerciale. Non è necessariamente un male, l’importante è che tu ne sia consapevole.

Dall’altro lato della medaglia, ci sono le etichette indipendenti, una sorta di “famiglia” più piccola e più intima. Queste etichette, pur avendo risorse finanziarie più limitate, offrono spesso agli artisti un ambiente più caloroso e un maggiore controllo sul loro lavoro. Qui, la tua voce ha più peso e hai maggiori possibilità di esprimere la tua creatività senza compromessi.

C’è una soluzione migliore in assoluto? No.
C’è la soluzione migliore per te? Sì, devi solo trovarla.

Conclusioni

In questo articolo ho esaminato (senza essere troppo noioso, spero) le diverse sfaccettature delle etichette discografiche, offrendo consigli pratici e informazioni cruciali per aiutare gli artisti come te a muoversi con maggiore consapevolezza nell’industria musicale. Dalla comprensione dei contratti alle differenze tra le major e le etichette indipendenti, speriamo che questo articolo abbia fornito agli artisti le conoscenze necessarie per fare scelte informate e perseguire il loro sogno musicale con determinazione.

Se questo articolo ti è stato utile, ti consiglio di dare un’occhiata al resto della roba che abbiamo pubblicato su questo blog. Potrebbe darti una mano a fare chiarezza sul percorso che stai affrontando, quello dell’industria musicale.

Ci vediamo leggiamo,
ciao!

Aldo Mascio

Digital marketer, studente, creator e musicista. Compro libri che poi non leggo. Racconto storie, trovo soluzioni, regalo consigli. Parlo tanto.

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